Il blog affronta la crescita del settore, un osservatorio privilegiato del fenomeno nel settore abbigliamento
sabato 27 agosto 2011
Oltre 1.000 incontri al giorno tra franchesee e franchisor su Franchising Manager
Oltre 500 aperture negli ultimi 5 anni, oltre 30 franchisor sviluppati, più di 8.400 libri sul franchising scaricati ne fanno il miglior modo per i potenziali franchesee di selezionare il progetto piu' adatto al proprio profilo.
Sul sistema <a href="http://www.franchisingmanager.it">Franchising Manager</a> e' possibile selezionare i progetti in base alla categoria merceologica, all'investimento, e all'insegna franchising. Inoltre e' possibile scaricare gratuitamente le guide sul franchising di Vittorio del Re e Giuseppe Nappi.
Sempre dalla home page e' possibile iscriversi all'Accademia del Franchising lo strumento formativo adatto per le aziende e per i futuri franchesee.
lunedì 8 agosto 2011
Lunedì 15 agosto speciale Franchising su Il Mattino
Approfondimenti sui progetti Mr.Cucito, By Simon, Blooker, David moda Italiana, Sweet Year, Parah, Kikia.
Un'intervista a Vittorio del Re e Giuseppe Nappi sugli scenari dell'economia moderna e i segreti per sconfiggere la crisi. Inoltre approfondimenti sulla Accademia del Franchising e sui libri.
martedì 26 luglio 2011
Kikia Velletri Roma
Potrete scoprire tutte le nuove collezioni e gli special price sugli accessori moda, la bigiotteria, sulle borse mare, gli occhiali da sole, gli splendidi fermagli per i capelli, i vestitini moda mare le borse e tanto altro...
domenica 17 luglio 2011
Nuova apertura Kikia in Sardegna
Kikia il franchising degli accessori moda in conto vendita piu' ricercato in Italia aprirà il primo avamposto nell'isola Sarda.
Il negozio si trova nel pieno centro storico nella strada dei franchising in una zona ad alto flusso pedonale.
Questo sara' il primo di una lunga serie sull'isola.
Oggi in un periodo di crisi come quello in cui ci troviamo la possibilità di avviare un'attivita' con un capitale basso di circa 13.800 euro puo' essere la strada per crearsi una fonte di reddito con un minimo sforzo. L'affiliato infatti con questo progetto franchising si concentra esclusivamente sulle vendite mentre la formula della merce in conto vendita garantita dalla Kikia permette di essere al riparo da invenduto e rimanenze. Più che un franchising possiamo parlare di una vera partnership tra azienda Kikia ed affiliato dove una (il franchisor)mette a dispozione merci, conoscenze e metodologie sperimentate l'altro (franchesee) si impegna nella gestione del punto vendita.
Naturalmente come dice Giuseppe Nappi una delle prerogative fondamentali e' lavorare in questo franchising come anche negli altri in prima persona riducendo al massimo i costi fissi, ed e' necessario che il negozio sia ben posizionato in una zona visibile. Se abbiamo costi fissi non alti il successo e' garantito
Oggi piu' che mai e' necessario gestire le attività di impresa senza stress con serenita' ed allegria..
Immaginate l'energia che può trasferire ad un cliente una persona felice al di la di ogni prodotto e promozione....anche perché come dice Giuseppe con Kikia possiamo creare un negozio perfetto, un prodotto super ma la differenza che fa la differenza sara' sempre la capacita' imprenditoriale del singolo affiliato.
martedì 5 luglio 2011
Esiste l'obbligo di fornire materiale informativo?
a) Questionario profilo franchisee: documento con le domande che serviranno ad individuare se il potenziale franchisee rispecchia il profilo delineato dal franchisor.
b) Dossier: il franchisor dovrà preparare questo dossier da consegnare al franchisee prima della sottoscrizione del contratto di franchising contenente ogni informazione relativa ai principali dati relativi al franchisor; i marchi utilizzati con gli estremi della relativa registrazione o della licenza concessa al franchisor da terzi; gli elementi caratterizzanti l’attività in franchising; l’elenco dei punti vendita diretti ed in franchising; un’ipotesi di bilancio previsionale fondata su esperienze di franchisee analoghi.
c) Brochure: documento utile alla introduzione dell’azienda nella ricerca franchisee.
Serve da carta di presentazione del marchio interessato ad espandersi. Reca tutte le informazioni necessarie per valutare un progetto di affiliazione ed in essa è contenuta la scheda tecnica, l’elenco dei negozi, le foto dei punti vendita e le foto del prodotto. Attualmente le presentazioni più efficaci sono supportate da internet piuttosto che da presentazioni cartacee.
lunedì 4 luglio 2011
E' vero che bisogna conoscere i costi dell'arredamento in termini precisi prima della firma del contratto?
domenica 3 luglio 2011
Saldi da Kikia
Che cos'è il punto pilota?
Nella scelta di un progetto è fondamentale analizzare i punti pilota o intervistare gli affiliati che prima di noi hanno fatta questa scelta, chiaramente le notizie percepite vanno filtrate e giudicate con un attenta scrematura delle informazioni ricevute.
sabato 2 luglio 2011
Va definito un profilo dell'affiliato potenziale da parte del franchisor?
E’ utile ricordare che, posto che l’attività sia gestibile e redditizia, ciò non vuol dire che sia sempre facile trovare il franchisee giusto.
Riteniamo che un potenziale affiliato possa richiedere in una trattativa di affiliazione se l’affiliante abbia definito una profilo tipo per l’affiliato idoneo al suo progetto di affiliazione.
venerdì 1 luglio 2011
Che cos'è il marchio oggetto del contatto di franchising?
giovedì 30 giugno 2011
Che tempistica deve rispettare il contratto di franchising?
Si possono riscontrare due situazioni:
- risoluzione del contratto prima della scadenza;
- mancato rinnovo del contratto;
- il mancato rinnovo non sostenuto da validi motivi può scontrarsi con il principio della buona fede contrattuale sancito dall’art. 1375 del codice civile.
Contratto a tempo indeterminato
Nel contratto a tempo indeterminato le parti possono recedere mediante preavviso.
Gli articoli 1375 e 1175 del codice civile pongono un limite alla libertà di recesso imponendo alle parti l’obbligo di comportarsi secondo la buona fede e le regole di correttezza.
La risoluzione può avvenire:
- per volontà delle parti, e in questo caso si parla, a seconda dei casi, di recesso o di mutuo dissenso;
- per legge: qui è prevista la risoluzione per, impossibilità sopravvenuta, eccessiva onerosità, inadempimento.
Casi di risoluzione per inadempimento potrebbero verificarsi:
- allorquando il franchisee svolga la sua attività al di sotto degli standard medi di operatività previsti dal contratto, determinando una serie di conseguenze negative per l’intera catena produttiva o distributiva del franchisor;
- in caso di uso non corretto del marchio o del know how;
- in caso di inadempimento da parte del franchisee per mancato pagamento delle royalties;
- in caso di inadempimento per mancata assistenza tecnica e/o fornitura di prodotti da parte del franchisor.
La recente normativa regola una precisa ipotesi di annullamento del contratto di affiliazione commerciale. All’art. 8, infatti, stabilisce che se una parte ha fornito false informazioni, l’altra può chiedere l’annullamento del contratto ai sensi dell’art. 1439 cc nonché il risarcimento del danno, se dovuto.
Nel caso di controversie relative ai contratti di affiliazione commerciale la normativa italiana introduce una novità. La legge prescrive che le parti, prima di adire l’autorità giudiziaria o ricorrere all’arbitrato, possano esperire un tentativo di conciliazione presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui territorio ha sede l’affiliato.
La disciplina del franchising non è priva di aspetti che interessano il diritto comunitario. In particolare l’art.85 del Trattato CEE che disciplina la concorrenza tra imprese. Il paragrafo 1 di detto articolo vieta ogni accordo, associazione o pratica concordata tra imprese, che possa pregiudicare la concorrenza all’interno del Mercato Comune. Tuttavia, il paragrafo 3 stabilisce che dette disposizioni non possano ritenersi applicabili quando l’accordo, l’associazione o la pratica concordata contribuiscano a migliorare la produzione o la distribuzione, il progresso tecnologico ed economico posti a tutela degli stessi consumatori.
mercoledì 29 giugno 2011
Qual'è il ruolo e l'apporto del franchisee in un progetto di franchising?
Ecco cosa spetta generalmente al franchisee, con l’efficace aiuto del franchisor che fornisce modelli, consigli ed esperienza, e spesso si sobbarca interamente questo o quell’incarico ma che non farà di certo tutto al posto del franchisee il quale deve mostrarsi intraprendente.
Ruolo e apporto del franchisee prima dell’apertura
- Ricerca e contrattazione del posto di vendita
- Apporto di fondi propri e garantiti
- Contrattazione con le banche
- Gestione del punto vendita
- Partecipazione alla formazione
- Selezione e formazione del personale
- Costituzione della società e pratiche amministrative
Ruolo e apporti del franchisee all’apertura
- Apertura del punto vendita
- Pubblicità di lancio.
- Realizzazione del concepì
Ruolo e apporti del franchisee dopo l’apertura
-Partecipazione ai programmi di formazione permanente
-Partecipazioni alle azioni pubblicitarie
-Partecipazione alle riunioni, seminari, commissioni.
-Gestione dell’impresa in maniera autonoma
-Rispetto del diritto di visita del Franchisor
-Scambio delle informazioni
-Rispetto degli impegni finanziari e contrattuali.
- Difesa locale dell’insegna.
martedì 28 giugno 2011
Quali sono gli obblighi per il franchisor?
proprio know how;
- impegno a favorire all’affiliato l’assistenza tecnica, commerciale e promozionale per avviare l’impresa di franchising;
- addestramento del personale;
- impegno a favorire i beni e i servizi pattuiti nel contratto senza discriminazioni riguardo l’unità di vendita;
- consegnare all’aspirante affiliato, almeno 30 giorni prima della sottoscrizione del contratto di affiliazione commerciale, copia completa del contratto da sottoscrivere
corredato dagli allegati previsti dalla normativa vigente (art.4 L.129/04).
È una clausola presente nella maggior parte dei contratti di franchising.
Con questo accordo il franchisee si obbliga, in un certo territorio, a non vendere o utilizzare beni o servizi in concorrenza con quelli del franchisor.
Il franchisor a sua volta si obbliga a non servirsi nella stessa area geografica di altri franchisee. Tuttavia può essere consentito all’affiliato di svolgere attività di commercializzazione di altri prodotti e/o servizi purché non in concorrenza con l’affiliante: in tal caso, il patto di esclusiva, perde la caratteristica di assolutezza e assume la configurazione di franchising impuro.
Nel franchising di distribuzione potrebbero esservi però dei rischi allorché il franchisor, oltre ai canali propri del franchising, ne utilizzi anche altri ( per esempio negozi specializzati al dettaglio o della grande distribuzione ). Ciò potrebbe rappresentare per il franchisee gravi problemi poiché costretto a far fronte alla concorrenza di altri rivenditori di beni o servizi oggetto del contratto di franchising. Quindi, per un corretto rapporto contrattuale l’affiliante dovrebbe precisare se intende utilizzare, nell’espletamento della sue attività, altri canali distributivi anche ai fini della definizione dei quantitativi minimi di vendita da garantire all’affiliato. Il contratto deve prevedere una durata minima di 3 anni affinché al franchisee sia garantito un periodo sufficiente per ottenere profitto dagli investimenti effettuati.
Ferma restando l’ipotesi della risoluzione anticipata del contratto per inadempienza di una delle parti. Il contratto può essere rinnovato salvo il caso, abbastanza raro, in cui sia a tempo indeterminato. Nel contratto devono essere specificate le condizioni di rinnovo, risoluzione o eventuale cessione del contratto stesso. Al momento della cessazione del rapporto può accadere che il franchisee abbia delle rimanenze in magazzino.
Non potendole utilizzare in altre attività, sorge il problema se debbano essere considerate a carico del franchisor o del franchisee. È bene, quindi, che il contratto, con apposita clausola, preveda anche questa situazione. È bene, inoltre, chiarire se il rinnovo del contratto è a titolo gratuito o se è previsto il versamento di una nuova fee, l’esclusiva durata del contratto.
lunedì 27 giugno 2011
Quali sono gli obblighi previsti per il franchisee?
- impegno ad allestire unità di vendita e di promuovere il commercio di un dato bene o di un dato servizio;
- disponibilità ad acquistare una quantità minima di prodotti dall’affiliante;
- impegno a rispettare gli standard di qualità;
- impegno a rispettare le condizioni di vendita (organizzazione del servizio, modalità
di esposizione del prodotto, prezzo di vendita, tipologia della confezione, etc.)
come precisato dal manuale informativo;
- impegno a pagare il diritto di entrata e/o le royalties;
- impegno a non trasferire la sede, qualora sia indicata nel contratto, senza il preventivo consenso dell’affiliante, se non per cause di forza maggiore (art.5 L.129/04).
per una scelta oculata del franchisor gli elementi del contratto obbligazioni delle parti il franchising
E’ naturale che ogni progetto preveda degli obblighi aggiuntivi, nella scelta di un progetto è fondamentale capire se si è in grado di sostenere questi obblighi prima dell’apertura perché una volta iniziato il processo di affiliazione dovremmo essere già in grado di onorare gli impegni presi.
domenica 26 giugno 2011
Qual'è l'oggetto del contratto di franchising?
L’impegno del franchisor è quello di trasferire questo insieme di conoscenze ed esperienze letteralmente definito “saper come”, di fornire alcuni prodotti o servizi, di cedere il diritto d’uso del proprio marchio e della propria immagine di marca e di erogare assistenza, prestazioni e consulenze che consentano al franchisee di operare nelle forme e nei modi stabiliti, per replicare con la sua attività il successo ottenuto dai centri o punti vendita pilota.
Oltre ai corrispettivi iniziali il franchisor può chiedere al franchisee di corrispondere altri compensi, sotto forma di royalty, di contributi o di rimborsi, per le prestazioni fornite in via continuativa per tutta la durata dell’accordo.
sabato 25 giugno 2011
Ci sono principi legali che regolamentano il franchising?
Questa normativa regolando i principali elementi del contratto di franchising, ha colmato la precedente e prolungata lacuna legislativa.
La norma è ispirata a principi di chiarezza e certezza negoziale ed ha l’intento di assicurare lo svolgimento di rapporti contrattuali improntati alla correttezza e alla buona fede.
Le altre fonti normative del contratto di franchising sono il Codice deontologico europeo ed il Regolamento dell’Assofranchising.
Oggetto del contratto:
Prestazioni del franchisor:
- know how;
- uso dei propri marchi e segni distintivi;
- servizi di assistenza e lancio dei prodotti in una specifica area.
Controprestazione del franchisee:
- corrispettivo in denaro
venerdì 24 giugno 2011
Che cos'è la stuttura aziendale a supporto del franchising?
Il potenziale franchisor, che inizi lo sviluppo della rete senza un dipartimento franchising all’interno dell’azienda andrà incontro ad una serie di obblighi contrattuali che vanno dall’assistenza ai franchisee all’apertura di nuovi punti vendita ed al controllo della rete ai quali gli sarà difficile far fronte.
E’, ancora una volta, dall’analisi di fattibilità dell’azienda che sarà possibile stabilire il grado di capacità della struttura aziendale di far fronte allo sviluppo della rete in franchising.
Nella scelta di un progetto è fondamentale valutare l’effettiva capacità della struttura interna all’azienda.
Kikia apre a Paderno Dugnano
Altre definizioni di franchising
A colmare questa lacuna normativa ha provveduto la legge 6 maggio 2004, n.129 (pubblicata sulla "Gazzetta Ufficiale" n.120 del 24 maggio), che ha finalmente introdotto nel nostro ordinamento l'istituto del contratto di franchising. Le nuove regole limitano sì l'autonomia dei contraenti, ma lasciano nel complesso un ampio margine operativo.
Tuttavia, da un primo esame del contenuto della legge possono sorgere all'interprete alcuni problemi di tipo applicativo, in particolare in merito alla disciplina transitoria per i contratti già in essere al 25 maggio 2004 (data di entrata in vigore) e la conclusione dei primi contratti di franchising (ossia quelli con trattative già avviate prima del 25 maggio 2004 e non ancora conclusi). La nuova disciplina prevede, in proposito, il termine di un anno per adeguare ad essa i contratti già stipulati. Affiliante ed affiliato hanno avuto tempo, quindi, sino al 25 maggio 2005 per procedere alla stipulazione per iscritto del contratto, qualora questo fosse stato concluso verbalmente, o alla modifica del suo contenuto, qualora manchino alcuni degli elementi necessari richiesti dalla legge.
giovedì 23 giugno 2011
Quanti tipi di franchising esistono?
Franchising di distribuzione: il franchising presuppone che l'affiliante abbia messo a punto e sperimentato delle tecniche e dei metodi commerciali costituenti il know-how che egli trasferirà al suo affiliato. A fronte dell'uso dei marchi, dei servizi resi e dei beni forniti l'affiliante chiede all'affiliato un corrispettivo sotto forma di diritto di entrata e/o di canoni periodici (royalties).
Franchising di servizi: E' un sistema nel quale l'affiliato non vende alcun prodotto, ma offre la prestazione di servizi inventati, messi a punto e sperimentati dall'affiliante. Il campo di attività di questo sistema è molto vario, andando dalla ristorazione (ristoranti, pizzerie, rosticcerie, gelaterie, bar, ecc.) alle attività turistiche e del tempo libero (alberghi, villaggi di vacanze, agenzie di viaggi, campeggi, centri sportivi, ecc.) dalla stampa e riproduzione rapida agli istituti di bellezza e ai parrucchieri, dai servizi di consulenza professionale agli istituti di istruzione e formazione, dalla intermediazione immobiliare all'autonoleggio, ecc.
Franchising industriale: In questo sistema i partner affiliante e affiliato, sono due imprese industriali. Il primo concede all'altro la licenza dei brevetti di fabbricazione ed i marchi, gli trasmette la sua tecnologia, gli assicura un'assistenza tecnica costante. Il secondo, l'affiliato, fabbrica e commercializza le merci prodotte dal proprio stabilimento applicando il know-how e le tecniche di vendita dell'affiliante.
Nella scelta di un tipo di franchising oltre alla valutazione del sistema e di come esso funziona è fondamentale valutare il proprio profilo e le esperienze sino ad ora maturate.
Risulta chiaro che un professionista abituato da sempre alla gestione e alla “vendita” di servizi sarà più di altri idoneo ad un franchising di servizi.
Oggi nella scelta di qualsiasi progetto è meglio fare una analisi attenta delle proprie qualità e dei propri difetti e solo dopo iniziare una ricerca di opportunità. E' fondamentale prima di qualsiasi ricerca stabilire a monte che tipo di franchising si vuole ricercare.
mercoledì 22 giugno 2011
Che cos'è il franchising?
martedì 21 giugno 2011
Nuovi negozi aprono a Milano nel segmento moda e servizi
Sono in corso i lavori del nuovo negozio kikia il negozio dedicato agli accessori moda dedicato alla donna a Paderno Dugnano a Milano. L'apertura e' prevista per il giorno sabato 25 giugno. Il nuovo negozio in franchising di 5 vetrine in pieno centro di 50 metri quadrati di un noto franchising dell'intimo e' stato suddiviso in 2 negozi. 25 metri quadrati sono stati dedicati a Mr. Cucito e 25 metri quadrati sono stati dedicati a Kikia per creare una forte sinergia di clientela dedicata alledonne.
Il franchising Kikia che sta vedendo tante nuove boutique aprire i battenti in tutta Italia grazie all'innovativa formula della merce in conto vendita e grazie ad un investimento contenuto, che con la crisi attuale del lavoro puo' essere un'ottima opportunità di crescita per donne che vogliono mettersi in gioco con la sicurezza di una formula innovativa ma già testata con successo da altre imprenditrici.
Per approfondimenti visita il sito www.Kikia.it
O contatta il numero verde 800129772
Il progetto e' sviluppato da Franchising Manager
mercoledì 8 giugno 2011
Blooker Milano franchising
preziosa collaborazione di Franchising Manager
Mr Cucito leader tra i franchising italiani
Se hai a disposizione un punto vendita da 20 a 50 mq, allora puoi creare la tua attività di sartoria rapida e di servizio alle persone con una marginalità garantita. Se vuoi ulteriori informazioni visita il sito www.franchisingmanager.it
domenica 5 giugno 2011
Accessorize franchising cerca personale
Accessorize cerca personale per i punti vendita in franchising
Manda il tuo Curriculum Vitae con foto, indicando nell'oggetto dell'e-mail il nome della città cui sei interessato/a oppure, dove è segnalato, il codice di riferimento della posizione per cui ci si candida.
Accesorize Ti contattera' nel caso in cui i tuoi requisiti corrispondano alle nostre esigenze di ruolo e zona, entro tre mesi. Www.accesorize.it
ANTEGNATE (BG) - C.C. Antegnate - Accesorize Cerca per il punto vendita COMMESSA con esperienza, dalle ottime capacità relazionali e bella presenza. E' richiesta conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a cercolavoro@accessorize.it
GENOVA - Accessorize Cerca per i punti vendita COMMESSE/I PART-TIME con esperienza, dalle ottime capacità relazionali e bella presenza. E' richiesta conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a cercolavoro@accessorize.it
TORINO - Accesorize cerca per i punti vendita COMMESSE/I PART-TIME con esperienza, dalle ottime capacità relazionali e bella presenza. E' richiesta conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a cercolavoro@accessorize.it
MILANO - Accesorize cerca per i punti vendita COMMESSE/I dalle ottime capacità relazionali e bella presenza. E' richiesta conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a cercolavoro@accessorize.it
VITERBO - Accesorize cerca STORE MANAGER (Rif. SM VT) con esperienza e conoscenza della lingua inglese, COMMESSE (Rif. SA VT) con esperienza e APPRENDISTE COMMESSE (Rif. SA VT). Inviare cv a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ci si sta candidando.
BOLOGNA - Accesorize cerca STORE MANAGER (Rif. SM BO) con esperienza e conoscenza della lingua inglese, COMMESSE (Rif. SA BO) con esperienza e APPRENDISTE COMMESSE (Rif. SA BO). Inviare cv a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ci si sta candidando.
MODENA - Accesorize cerca STORE MANAGER (Rif. SM MO) con esperienza per i punti vendita. E' richiesta ottima conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ci si sta candidando.
CATANIA - Accesorize cerca STORE MANAGER (Rif. SM CT) con esperienza per i punti vendita. E' richiesta ottima conoscenza della lingua inglese e capacità informatiche. Inviare cv con foto a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ci si sta candidando.
CATANIA Centro Comm.le PORTE DI CATANIA - Accesorize cerca STORE MANAGER (Rif. SM BIC) con esperienza per il punto vendita. E' richiesta ottima conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ci si sta candidando.
PALERMO - Accesorize cerca STORE MANAGER (Rif. SM PA) con esperienza per i punti vendita. E' richiesta ottima conoscenza della lingua inglese. Inviare cv con foto a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ci si sta candidando.
Inoltre, se sei interessato, puoi inviare la tua candidatura spontanea come STORE MANAGER, se hai già esperienza e un'ottima conoscenza della lingua inglese, o come COMMESSA/APPRENDISTA COMMESSA se credi di avere ottime capacità relazionali e una bella presenza. Per farlo, verifica che la città di tuo interesse sia nell'elenco riportato sotto, poi invia il tuo curriculum con foto a trovalavoro@accessorize.it specificando nell'oggetto della e-mail il Riferimento del ruolo per il quale ti stai candidando:
Città Riferimento Ruolo
Bari SM BA Store Manager
SA BA Commesse/Apprendiste Commesse
Campi Bisenzio (Fi) SM PO Store Manager
SA PO Commesse/Apprendiste Commesse
Catania SA CT Commesse/Apprendiste Commesse
Ferrara SM FE Store Manager
SA FE Commesse/Apprendiste Commesse
Firenze SM FI Store Manager
SA FI Commesse/Apprendiste Commesse,
Lucca SM LU Store Manager
SA LU Commesse/Apprendiste Commesse
Marcianise (Ce) SM CE Store Manager
SA CE Commesse/Apprendiste Commesse
Modena SA MO Commesse/Apprendiste Commesse
Napoli SM NA Store Manager
SA NA Commesse/Apprendiste Commesse
Palermo SM PA Store Manager
SA PA Commesse/Apprendiste Commesse
Parma SM PR Store Manager
SA PR Commesse/Apprendiste Commesse
Pescara SM PE Store Manager
SA PE Commesse/Apprendiste Commesse
Piacenza SM PC Store Manager
SA PC Commesse/Apprendiste Commesse
Rimini SM RN Store Manager
SA RN Commesse/Apprendiste Commesse
Roma SM RM Store Manager
SA RM Commesse/Apprendiste Commesse
Savignano sul Rubicone (FC) SM FC Store Manager
SA FC Commesse/Apprendiste Commesse
Teramo SM TE Store Manager
SA TE Commesse/Apprendiste Commesse
Fonte www.accesorize.it
venerdì 27 maggio 2011
Incentivi per l'apertura di attivià franchising
''Per chiunque desideri intraprendere una di queste attivita', - ha aggiunto - segnalo che e' attivo il nostro Avviso ''Precari'' da 12 milioni di euro che prevede incentivi da 30 a 90 mila euro per l'autoimpiego. La scheda semplificata, il testo completo e gli allegati si possono scaricare facilmente dal nostro sito www.portalavoro.regione.lazio.it''
Conferenza nazionale del franchising
L’evento si svolgerà mercoledì 15 giugno nella sede della Camera di Commercio di Milano in Via Meravigli 9/b ed è volto a fare il punto annuale del settore, attraverso un momento di incontro tra franchisor, franchisee e aziende che operano nel comparto.
In un mercato con i principali parametri della crescita bloccati, il franchising non si ferma, anzi si sviluppa offrendo una visione positiva per l’autoimprenditoria. Il franchising, infatti, anche nel 2010 è riuscito a mantenere in positivo i principali indicatori di crescita nonostante un contesto ancora poco favorevole per la congiuntura economica mondiale. In occasione della Conferenza Nazionale, come ogni anno, verranno presentati i dati definitivi del settore.
Questo importante appuntamento è l’occasione in cui i protagonisti del comparto si confrontano con le Istituzioni e il mercato per valutarne le tendenze e le dinamiche in atto.
Il focus quest’anno viene posto sull’opportunità professionale rappresentata dalla formula del franchising: se il lavoro dipendente non è più una certezza, nel franchising sono tante le opzioni per divenire un imprenditore di successo. L’affiliazione commerciale, infatti, è un’opportunità di sviluppo professionale sempre più attuale.
Alla Conferenza interverranno esponenti delle Istituzioni e di aziende leader nei servizi nel mondo del franchising. L’obiettivo è di mettere a disposizione del settore uno spazio annuale che sia funzionale a tutti gli attori coinvolti sulle tematiche inerenti il comparto della distribuzione moderna.
I lavori della giornata si articoleranno in due fasi, nella mattinata il focus è sui dati del settore e sull’occupazione.
- “Focus sull’andamento del comparto della distribuzione moderna”. Il 2010 anno severo, il 2011 anno di svolta? Un dibattito con la presentazione dei dati 2010 dell’intero comparto e del sentiment del 2011, che vedrà coinvolti i massimi esponenti del mondo della distribuzione in Italia.
- “Occupazione e lavoro autonomo imprenditoriale”. Il confronto e i casi di successo. Interventi di Confcommercio, banche, Invitalia e case history di franchisor con interventi di franchisee.
Il pomeriggio sarà dedicato ai servizi per il business con proposte a cura di aziende leader nel mercato dei servizi al franchising, con le loro presentazioni per sottolineare “Come supportare il business del settore”.
Nell’arco di tutta la giornata saranno a disposizione desk informativi per incontrare gli espositori e avere informazioni sulle formule proposte dalle aziende.
mercoledì 25 maggio 2011
Nuova apertura Blooker franchising a Milano con la formula del conto vendita
25 maggio 2011
Nuova apertura progetto Blooker franchising a Milano in franchising in conto vendita con Davide Banfi giovane imprenditore milanese apertura pervista per sabato 28 maggio 2011. Verrà presentato il nuovo format del punto vendita studiato dall’Architetto Genny Esposito e dall’area Interior Design della Promo Retail Goup. Per informazioni sul Centro Commerciale Bicocca Village
http://www.bicoccavillage.it/newsite/
Per info sul progetto numero verde 800129772
mercoledì 23 marzo 2011
Franchising day a Brindisi il 31 marzo
martedì 22 marzo 2011
Franchising Monica outlet
Seguire l’evoluzione, sapersi evolvere, mutare seguendo la corrente e rinnovarsi.
Monica Outlet crede fermamente in questi principi al punto tale che, nonostante la sua proposta di franchising sia nata solo da non più di un anno, già si presenta con nuovi progetti.
Com’è noto, il network è specializzato in abbigliamento e accessori per donna, uomo e bambino, con una continua ricerca di stock in grado di soddisfare al meglio le esigenze della clientela con capi alla moda e di tendenza. Tre le tipologie di punto vendita, tutte accomunate dal principio base di ogni outlet che si rispetti: la migliore qualità al miglior prezzo possibile.
Il primo è il classico negozio di abbigliamento uomo-donna, con un’offerta di capi di qualità in un ambiente sobrio, dove la moda significa anche divertirsi a creare i propri abbinamenti.
“Franchising Luxury” è la seconda tipologia, creata per accogliere prime linee e grandi firme, ma sempre a prezzi da outlet.
Rivolta a un pubblico femminile, offre un tocco di raffinatezza in più anche negli ambienti.
Ultimo, ma non per originalità, il “Franchising Baby 0-16 anni”, che propone moda firmata (e scontata) per bambini e ragazzi in locali divertenti e colorati.
Comune a tutte e tre le tipologie è la formula di franchising, che si impernia su due cardini principali: negozi “chiavi in mano” e fornitura della merce in conto vendita.
Con un investimento variabile da 30mila (uomo-donna e baby) a 50mila euro (outlet Luxury) ogni 50 mq di superficie, il franchisor fornisce merce, arredamento, insegna, manichini, cassa, computer con relativo programma di carico e scarico di magazzino, pubblicità per il lancio del negozio e assistenza continuativa nel tempo.
Ogni punto vendita può essere personalizzato e ciascun affiliato può decidere in base al proprio gusto anche riguardo alla scelta delle firme e dei marchi.
Coin punta sull'estero
Il gruppo veneto, che quindi oggi opera con i marchi Coin, Ovs Industry e Upim Pop, ha deciso di affermarsi sul mercato internazionale puntando sulla strategia retail, sulle collaborazioni con griffe conosciute a livello mondiale, e dando vita a una nuova insegna di alta gamma, dedicata a un pubblico cosmopolita, e battezzata Coin Excelsior, che debutterà a Milano, a settembre.
Intanto, malgrado il titolo nelle ultime settimane sia stato penalizzato a Piazza Affari a causa del mancato accordo per la cessione della maggioranza del gruppo da Pai Partners (che attraverso Financière Tintoretto detiene il 69,3% di Coin) a Bc Capital; un'operazione da 1,6 miliardi di euro che aveva spinto gli investitori a speculare, il gruppo ha chiuso il 2010 con una crescita del margine operativo lordo del 34% e un fatturato pari a 1,64 miliardi di euro (+36%). "Siamo molto soddisfatti dell'efficace processo di integrazione di Upim che già dal primo anno contribuisce in modo significativo al margine operativo lordo del gruppo" ha affermato l'amministratore delegato di gruppo Coin Stefano Beraldo.
Cifre in grado di garantire al gruppo l'espansione oltre i confini italiani, per spartirsi il mercato con i parenti nobili di boulevard Haussmann e di Mumbai. L'attuale espansione retail si sta svolgendo prevalentemente attraverso operazioni di franchising, con partner inseriti nei mercati locali. In particolare, Coin all'estero ha 15 negozi, 5 diretti e 10 in franchising; Ovs Industry ne ha 72, di cui 7 diretti e gli altri in franchising, In agenda per la fine di aprile l'apertura di Ovs industry a Parigi, presso il centro commerciale Le Millénaire. A breve saranno aperti i grandi magazzini di Atene e di Mumbai, mentre lo scorso agosto sono stati aperti tre negozi a New Delhi, Bengalore e Chennai (partner del progetto retail è la società indiana Brandhouse Retails).
Inoltre, come le grandi catene low cost H&M e Zara, anche Ovs Industry sta puntando sulla collaborazione con griffe di richiamo internazionale. In 115 store della catena, infatti, è in vendita l'etichetta Eequal frutto della collaborazione con lo stilista di Costume National Ennio Capasa. Porta una firma internazionale, anche se è stata girata a Roma, la campagna pubblicitaria primavera-estate 2011 colta dall'obbiettivo di Scott Schuman. Il blogger e fotografo americano ha ritratto Oliviero Toscani, Veruska, lo chef Davide Oldani e la ballerina Eleonora Abbagnato in situazioni informali.
Matrice internazionale, infine, anche per Coin Excelsior, l'insegna del lusso che debutterà a settembre, a due passi dal competitor Rinascente. L'architetto dello store, 7mila metri quadrati su sei piani, è Jean Nouvel, francese che ha già realizzato la Fondazione Cartier e lo store H&M sugli Champs-Elysées a Parigi. Nel negozio saranno in vendita le collezioni di alcuni brand di tendenza: Maison Martin Margiela, Phillip Lim 3.1, Vanessa Bruno, Isabel Marant, Sergio Rossi, Christian Louboutin. Presenti gli shop-in-shop di Tiffany & Co., Valextra e Ladurée. “Siamo entusiasti di questo progetto, che permette al gruppo Coin di espandersi nella fascia alta del settore retail", ha detto Beraldo
lunedì 21 marzo 2011
Camomilla franchising nuova strategia
sabato 19 marzo 2011
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venerdì 18 marzo 2011
Accordo franchising tra Gucci e Al Tayer Insignia
La joint venture, che avrà sede a Dubai, rappresenta un'ulteriore evoluzione del rapporto tra la griffe e Al Tayer Insignia. A seguito di una collaborazione in franchising pluriennale con il gruppo Al Tayer, la maison nell'orbita Ppr, conta oggi sei punti vendita negli Emirati Arabi. Un negozio si trova ad Abu Dhabi, e altri tre sono dislocati a Dubai, presso il mall of the Emirates, The Boulevard al Jumeirah Emirates Towers e The Dubai mall.
"Siamo molto orgogliosi di annunciare questo nuovo accordo con il nostro partner di lunga data nel Medio Oriente. Questa è una delle regioni più dinamiche al mondo, dove i prodotti Gucci sono apprezzati, da molti anni, grazie all'equilibrio unico del nostro marchio tra forte tradizione nel settore lusso e autorevolezza nel mondo della moda", ha affermato Patrizio di Marco, presidente e ceo di Gucci.
La griffe, inoltre, è presente con due punti vendita nei department store di Harvey Nichols Dubai, e Bloomingdale Dubai.
Al Tayer Insignia, società del gruppo Al Tayer, rappresenta negli Emirati Arabi oltre 35 tra i più famosi marchi di lusso, e gestisce 80 punti vendita nella regione.
mercoledì 16 marzo 2011
Novità al RomExpo Franchising
RomExpo Franchising è il salone del Franchising, che si tiene ogni anno a Roma.
È uno dei punti di riferimento della comunità del Franchising incluso il mondo della consulenza, delle banche, delle assicurazioni, delle associazioni di categoria, che converge per scambiare idee, creare nuove relazioni, discutere di business, individuare e cogliere opportunità.
L’evento è organizzato da Merlo Spa, Agenzia di Eventi, leader di settore.
RomExpo Franchising è un evento promosso dalla FIF, Federazione Italiana Franchising, aderente alla Confesercenti, una delle principali associazioni delle imprese in Italia, che da quarant’anni contribuisce alla loro crescita e al loro sviluppo.
Confesercenti rappresenta 352.666 imprese del commercio, turismo, servizi, dell'artigianato e delle pmi dell'industria, capaci di dare occupazione ad oltre 1.000.000 di persone.
giovedì 10 marzo 2011
In calo i prezzi di negozi e uffici
Le tipologie maggiormente richieste hanno due-tre vetrine, una metratura media compresa tra 30 e 100 mq. Su questo segmento si registra la presenza di acquisti ad uso investimento. Gli immobili commerciali, infatti, garantiscono dei rendimenti annui lordi che oscillano tra il 7% e l'8%, decisamente più elevati rispetto a quelli che si registrano sul mercato immobiliare residenziale. A volte si possono toccare anche punte superiori al 10%.
Quanto agli uffici, si registra una diminuzione dei prezzi per le tipologie usate dello 0,8% e per quelle di nuova costruzione dell'1,1%. Sul mercato delle locazioni la diminuzione è stata rispettivamente dell'1,2% e dello 0,7%. In Lombardia i prezzi sono diminuiti dello 0,6% per le tipologie usate e dell'1% per quelle di nuova costruzione. Sulle locazioni il calo è stato dell'1,8% e dell'1,2%. Abbastanza stabili i prezzi ed i canoni in Lazio e Veneto.
NEGOZI
Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni dei locali commerciali hanno segnalato una contrazione dello 0,4% per le tipologie posizionate sulle "vie di passaggio" e dell'1,2% per quelle posizionate in "vie non di passaggio". Anche le locazioni segnalano ancora ribassi rispettivamente con -0,2% e -1,9%. Sul mercato della Lombardia si registra una diminuzione dei prezzi dello 0,6% per le tipologie posizionate in “via di passaggio” e dell'1,2% per quelle posizionate in “via non di passaggio”. Sulle locazioni la diminuzione è stata dello 0,1% e del 2,4%. Nel Lazio la diminuzione dei prezzi è stata dello 0,3% per le tipologie in "via di passaggio" e in "via non di passaggio", mentre per le locazioni la variazione è stata rispettivamente di +0,1% e di -3,6%. In Veneto si registra una diminuzione dei lavori su entrambe le tipologie sia in compravendita che in affitto.
Sul mercato immobiliare dei negozi si registra negli ultimi tempi l'aumento della domanda di immigrati per poter svolgere attività legate prevalentemente alla ristorazione, alla vendita di alimentari e al campo dell'estetica.
Positivo l'andamento dei centri scommessa, delle agenzie per l'erogazione dei servizi e posizionate su strada. I negozi sono ricercati anche per la creazione di studi medici.
Le tipologie maggiormente richieste hanno due-tre vetrine, una metratura media compresa tra 30 e 100 mq. Su questo segmento si registra la presenza di acquisti ad uso investimento.
Gli immobili commerciali, infatti, garantiscono dei rendimenti annui lordi che oscillano tra il 7% e l'8%, decisamente più elevati rispetto a quelli che si registrano sul mercato immobiliare residenziale. A volte si possono toccare anche punte superiori al 10%. Nelle zone centrali i rendimenti possono essere più bassi rispetto alle zone periferiche, anche se esse hanno il vantaggio di garantire una continuità del rapporto di locazione e tassi di vacancy bassi. L'investitore è abbastanza indifferente al fatto che l'immobile sia già locato o meno; oltre al rendimento egli guarda soprattutto il posizionamento dell'immobile.
La locazione invece è la scelta dell'imprenditore che, soprattutto agli inizi dello svolgimento dell'attività, preferisce non immobilizzare il capitale che verrebbe così sottratto all'attività imprenditoriale. Quando quest'ultima sarà ormai consolidata, si può valutare la scelta dell'acquisto.
In aumento le attività svolte da imprenditori cinesi, in particolare a Milano e a Roma.
In generale in Italia si contano circa 100 mila imprese gestite da imprenditori stranieri che si occupano di commercio, con un aumento nel settore della ristorazione e dell'estetica.
I negozi che sono posizionati sulle strade non di passaggio, ormai da tempo, sono utilizzati come uffici o comunque per attività di erogazione di servizi per i quali il transito e, di conseguenza, la visibilità è meno importante.
Milano
Nei primi mesi del 2010, sul mercato immobiliare delle zone centrali di Milano si registra una domanda latente in attesa di esprimersi alla luce di quello che sarà stato l'andamento dell'economia italiana. Non ci si aspetta però una netta ripresa. La richiesta è per tipologie in affitto e si cerca per lo più nelle zone semicentrali (entro la cerchia dei Navigli) perché questo posizionamento garantisce una maggiore redditività, intorno al 7% annuo lordo. Le zone centrali sono decisamente più costose e di conseguenza la redditività scende (intorno al 5% annuo lordo) ma si garantiscono un minor turn-over sull'attività.
Le attività che tengono nelle zone semicentrali sono quelle legate alla ristorazione e alla somministrazione. In aumento le attività gestite da cinesi (dai centri massaggi alla vendita di oggetti).
Nelle zone Bovisa-Politecnico ed Imbonati la domanda è decisamente elevata per l'apertura di gelaterie, pizzerie e centri scommessa. Si desiderano tagli da 60-80 mq con almeno due punti luce. La richiesta si orienta prevalentemente nelle zone di alto transito come via Imbriani e via Mercantini. La bassa offerta presente sul mercato ha fatto lievitare i prezzi. Nelle zone non di passaggio ci sono soluzioni vuote.
Diversamente sul mercato delle locazioni esiste comunque una buona domanda, che vede protagonisti soprattutto cinesi che desiderano aprire centri massaggi; altri utilizzi sono per ristoranti, negozi di frutta e verdura, parrucchieri. In calo le locazioni nella zona di Dergano che non offre molte strade di passaggio.
Nella zona di Bovisa-Politecnico e di Imbonati la domanda è decisamente elevata per l'apertura di gelaterie, pizzerie e centri scommessa. Si cercano tagli da 60 - 80 mq con almeno due punti luce. La richiesta si orienta prevalentemente nelle zone di alto transito come via Imbriani e via Mercantini. Nelle zone che non sono di passaggio ci sono soluzioni sfitte ed invendute.
Diversamente sul mercato delle locazioni esiste una buona domanda, che vede protagonisti soprattutto cinesi che desiderano aprire centri massaggi; altri utilizzi sono per ristoranti, negozi di frutta e verdura, parrucchieri.
Nelle zone di San Siro, Gambara, Baggio e Lotto i locali commerciali posizionati nelle zone a basso transito sono utilizzati per lo svolgimento di attività di servizi. La domanda di negozi in locazione prevale nettamente sulla domanda di acquisto. Tra gli acquirenti si contano investitori alla ricerca di immobili occupati che garantiscano un rendimento annuo lordo del 7-8% ed imprenditori che decidono di svolgere l'attività.
Da segnalare le numerose richieste provenienti da immigrati per l'apertura di centri massaggi, saloni per parrucchieri, centri estetici, sartorie e negozi di articoli a basso prezzo. Numerosi i titolari italiani di attività commerciali che chiudono per anzianità; gli immigrati invece aprono. Queste dinamiche interessano soprattutto le zone di San Siro, Gambara, Baggio, Lotto.
I tagli più richiesti sono compresi tra 50 e 70 mq, possibilmente con una-due vetrine.
Il tratto di strada che collega via Belfiore a piazzale Baracca è quello più apprezzato e con quotazioni più elevate. L'offerta di locali in vendita e in affitto è molto bassa.
In quest’ area le quotazioni possono toccare anche 12-13 mila euro al mq per le piccole metrature (26-40 mq). La media è intorno a 7000-8000 euro al mq. Meno quotato il tratto di corso Vercelli che va verso piazza Piemonte.
Le vie più commerciali nella zona sud-est di Milano sono corso di Porta Romana, viale Montenero, viale Piave, corso Lodi e viale Premuda dove si possono registrare quotazioni di 5000-6000 euro al mq. Su queste strade, ad alto passaggio pedonale e veicolare, si concentrano maggiormente le richieste di locali commerciali equamente divise tra acquisto e locazione. In acquisto cercano sia investitori, privati o società immobiliari, (indifferenti al fatto che il locale sia già affittato oppure no, ma è importante il posizionamento nelle strade di passaggio) ma anche utilizzatori che svolgono la propria attività commerciali. Il taglio più richiesto è intorno a 50 mq, meglio se con 2 vetrine, ma si cercano anche tagli più grandi, 150-200 mq per la media distribuzione. Il valore del negozio dipende soprattutto dalla posizione, dalla metratura e dal numero delle vetrine. Al momento la maggioranza delle richieste è finalizzata all'apertura di un'attività di ristorazione. A seguire la ricerca per apertura di centri massaggi e negozi di abbigliamento gestiti da Cinesi. Nelle vie non di passaggio si insediano ormai soprattutto uffici.
Il mercato dei locali commerciali nella zona nord-est di Milano è dinamico soprattutto sulle direttrici più importanti quali via Porpora, viale Monza, via Padova. Le più richieste sono via Porpora e via Pacini (Città Studi) dove si cercano locali commerciali in affitto. Diminuisce l'interesse per i locali commerciali posizionati in via Padova.
Gli acquisti, in percentuale inferiore, vedono protagonisti soprattutto investitori che scelgono spesso locali già affittati e con una redditività lorda annua intorno al 7%. L'investitore guarda anche alla posizione del locale commerciale che ne garantisce la continuità dell'attività.
Sia via Pacini che via Porpora sono strade ad alto passaggio pedonale e veicolare. Il tratto più apprezzato per via Pacini è quello più vicino a piazza Piola dove le quotazioni sono leggermente più elevate e si portano intorno a 4000-4500 euro al mq, per scendere a 3500 euro al mq spostandosi verso l'esterno di Milano. In via Porpora invece i prezzi sono di 3600-3700 euro al mq nei pressi di Piazzale Loreto. Il taglio più richiesto è di 50-70 mq e molte richieste, negli ultimi tempi, sono finalizzate all'apertura di pizzerie-piadinerie. Per questo motivo sono molto apprezzati i locali dotati di canna fumaria. In aumento anche la richiesta di piccoli tagli, 30-50 mq, da destinare all'apertura di distributori automatici e ultimamente di negozi tra 120-150 mq con ottima visibilità per aperture di sale lotteria/scommesse.
Negli ultimi tempi inoltre si registra una diminuzione della presenza di immigrati che cercano per intraprendere attività commerciali in questa zona. Resiste la domanda di cinesi per l'apertura di centri massaggi, parrucchieri e bar.
In generale si vede una tendenza da parte dei proprietari a ribassare canoni di locazione e prezzi.
Roma
Tra le strade più ricercate da chi cerca un negozio a Romanella, zona di Nomentano-Montesacro, ci sono via Ugo Ojetti, viale Libia, via Conca D'oro, via Nemorense, viale Ionio e via Nomentana.
A cercare locali commerciali sulle vie principali sono i marchi più importanti.
Tra le attività più avviate negli ultimi tempi i centri scommessa che si insediano in metrature più ampie; in aumento le attività gestite da cinesi nel settore dell'abbigliamento e dei casalinghi. Le quotazioni più elevate si registrano su via Nemorense e viale Libia dove si toccano punte di 7000-8000 euro al mq e gli affitti registrano valori di 40-50 euro al mq annuo.
Sulle "vie non di passaggio" oramai i negozi sono occupati da società di servizi su strada come agenzie immobiliari, assicurazioni, finanziarie, ma anche studi associati di commercialisti.
Segnaliamo l'esistenza di un importante centro commerciale nei pressi dello svincolo Bufalotta del Grande Raccordo Anulare. Si tratta di una delle strutture più grandi d'Europa che vede la presenza di circa 220 negozi e 13 sale cinematografiche. Affittare un negozio all'interno di questa struttura costa 840 euro al mq annuo. Da segnalare che nei pressi del centro commerciale, in zona Casale Nei, è in corso un intervento che prevede la realizzazione di numerosi nuovi appartamenti e circa un 10% di strutture commerciali.
Nel quartiere dell'Eur si registra un lieve incremento delle quotazioni e dei canoni di locazione per i locali commerciali situati sia nelle strade di passaggio che in quelle non di passaggio. La zona infatti presenta una bassa offerta di locali commerciali, soprattutto sulle vie di passaggio e la conseguenza è che la domanda si sta spostando sulle strade non di passaggio. Questo avviene soprattutto sul mercato delle locazioni, che concentra la maggioranza delle richieste di chi decide di avviare una attività commerciale.
Negli ultimi mesi si registra una buona richiesta per l'apertura di autolavaggi.
Tra le vie più apprezzate ci sono viale Europa (al quartiere Eur) e la circonvallazione Ostiense (quartiere Garbatella).
Sul versante delle compravendite la maggioranza degli acquisti si realizzano con investitori che acquistano quasi sempre immobili già locati con rendimenti medi intorno al 7-8% annuo lordi.
La sensazione è che da settembre ci sia una maggiore richiesta di immobili commerciali in affitto. La dimensione più ricercata è di circa 60 mq e si chiede che l'immobile sia a norma (che ci sia il certificato di abitabilità e la planimetria aggiornata ad esempio).
Nella zona che collega il G.r.a e San Giovanni in Laterano, in particolare sulla via Tuscolana e la via Appia, il mercato dei locali da destinare ad attività commerciali è in ripresa sia per quanto riguarda gli acquisti che per quanto riguarda gli affitti. Tra gli acquirenti si contano investitori (privati e società immobiliari) ed imprenditori. La ricerca di locali commerciali vede tra i protagonisti anche grandi marchi, spesso in franchising. La zona è attraversata dalla linea della metropolitana A e i locali commerciali che godono della visibilità all'uscita della metropolitana e quindi con un buon passaggio pedonale hanno valori di mercato superiori. Esistono quindi diverse fasce di prezzo: quella con prezzi da 4000 a 4500 euro al mq e canoni di locazione di 30-40 euro al mq al mese; quella che va da 3500 a 4000 euro al mq e con canoni da 20-30 euro al mq al mese ed infine quella che va da 2500 a 3000 euro al mq e con canoni da 13-20 euro al mq al mese.
Tra le attività che registrano un buon andamento la vendita di oggettistica per la casa (numerose quelle gestite da cinesi). Molto richiesti i locali con canna fumaria da destinare allo svolgimento di attività di ristorazione (kebab, pizza al taglio, fast food).
Torino
Nell'area che si sviluppa intorno al Tribunale di Torino si registra una buona offerta di negozi sia in affitto che in vendita e sono sempre più numerosi i titolari di attività commerciali che chiedono la revisione dei canoni di affitto.
La domanda di negozi in acquisto arriva prevalentemente da investitori privati che impiegano cifre medie comprese tra 100 e 150 mila euro ed acquistano tagli compresi tra 50-70 mq. Il rendimento medio che si riesce a spuntare si aggira intorno al 7% annuo lordo.
Numerose le richieste per locali commerciali dotati di canna fumaria per aprire ristoranti, pizzerie o focaccerie.
Una delle zone più dinamiche per il mercato dei locali commerciali è Cit Turin, in particolare sulle strade di maggior transito quali via Principe D'Acaja e via Duchessa Jolanda dove c'è una bassa offerta di immobili in affitto ed i canoni di locazione si aggirano intorno a 15 euro al mq al mese. I prezzi sono di 3500 euro al mq in particolare nella zona a ridosso di Piazza Bernini dove i negozianti organizzano un mercato tutti i giorni. Si registra una buona presenza di negozi Outlet di abbigliamento.
Nel quartiere Cenisia la via di maggior passaggio è via Frejus dove si concentrano soprattutto negozi di abbigliamento e di ottica e si sono insediati marchi importanti.
Buona anche la presenza di Istituti di Credito che cercano locali in affitto nella zona.
La zona di Campidoglio invece è più popolare e al momento, per incentivare la riqualificazione della zona la Regione Piemonte ha deciso di erogare dei contributi a fondo perduto e dei finanziamenti a tasso agevolato per coloro che hanno intenzione di intraprendere un'attività commerciale. Molti immobili della zona sono sottoposti al vincolo delle Belle Arti.
Nelle zone che non registrano grande transito i locali commerciali sono utilizzati per realizzare uffici.
Sul mercato dei negozi nel Centro di Torino si registra una buona domanda da parte di investitori, risparmiatori privati o società immobiliari che si garantiscono così un rendimento medio lordo del 7% - 8%. Chi acquista locali già occupati guarda alla solvibilità dell'inquilino e alla scadenza del contratto di locazione (preferibile acquistare se la scadenza è vicina perché si può rinegoziare il canone).
Nel Centro di Torino le strade a più alto transito sono via Roma, via Garibaldi, via Lagrange, via Cernaia e via Micca. Su queste strade le quotazioni sono molto più elevate rispetto alla media.
I prezzi del resto della zona si aggirano intorno a 4000 euro al mq.
La maggioranza delle richieste riguarda immobili in affitto; quanto alle attività a cui destinarli molte riguardano la ristorazione (kebab, bar, caffetterie, abbigliamento e vendita al dettaglio), a seguire abbigliamento.
Il taglio più richiesto parte da un minimo di 50 mq. Importante la presenza della canna fumaria. I locali commerciali che presentano questo must possono rivalutarsi anche del 20%.
Esistono diverse richieste da parte di immigrati, in particolare cinesi.
Gli immobili che non sono posizionati in zone di passaggio sono richiesti ormai come ufficio soprattutto da chi svolge un'attività che richiede una certa visibilità. Ed infatti i canoni di locazione sulle vie non di passaggio sono leggermente aumentate. Un'altra zona di Torino, non centrale, dove però c'è una buona richiesta di locali commerciali è quella di S. Rita, quartiere dove aprono soprattutto piccoli negozi al dettaglio e non si insediano i grandi marchi. Si registra un'alta concentrazione di gioiellerie, negozi di alimentari (panetterie e frutta e verdura) di abbigliamento ed agenzie immobiliari.
Verona
Il mercato dei locali commerciali nei quartieri che si trovano nell'immediata vicinanza del centro storico di Verona registra una buona richiesta soprattutto sulle tipologie situate nelle vie di passaggio.
Le vie più commerciali sono per Borgo Roma, via Tombetta e via Centro; per Golosine stradone Santa Lucia e via Golosine e per Santa Lucia stradone Santa Lucia e via Mantovana.
La richiesta arriva soprattutto per l'apertura di attività commerciali di quartiere (parrucchiere, pizzerie al taglio etc).
Sul segmento dei negozi è sempre molto forte la domanda ad uso investimento da parte di privati che tendenzialmente investono cifre medie di 100-200 mila euro per trarre rendimenti lordi annui intorno al 6%.
Il taglio più richiesto è circa 100 mq.
I canoni di locazione vanno da 108 a 180 euro al mq annuo a seconda del posizionamento su vie di maggiore o minore passaggio.
Palermo
Il mercato dei locali commerciali a Palermo registra stabilità delle quotazioni per le tipologie situate nelle strade "di passaggio" e una lieve diminuzione per quelle situate nelle strade "non di passaggio".
La domanda di immobili commerciali in acquisto è alimentata soprattutto da investitori che cercano piccoli tagli che possano garantire un rendimento annuo lordo intorno al 7%.
Sul mercato delle locazioni si registra una buona domanda di immobili in affitto ma i proprietari sono sempre più attenti alla solvibilità dell'inquilino e per questo motivo richiedono anche garanzie come le fideiussioni bancarie soprattutto quando si tratta di soluzioni posizionate nelle vie di passaggio per le quali si chiedono canoni più elevati.
Le strade maggiormente apprezzate sono viale Strasburgo, via Galilei, via Pacinotti, piazza Politeama e le traverse di piazza Politeama.
Il taglio medio maggiormente richiesto è di circa 50 mq, con 2 vetrine. Lo stato di conservazione dell'immobile interessa poco dal momento che, quasi sempre, gli inquilini riprogettano il locale in base alle loro esigenze. Tra le attività, per le quali c'è maggiore richiesta ci sono i centri scommessa, l'abbigliamento e la gastronomia/alimentari specializzata.
Sempre sulle strade "di passaggio" sono in aumento le richieste di locali commerciali utilizzati per realizzare uffici.
Sulle strade "non di passaggio" si registra una diminuzione dei canoni di locazione e di prezzi perché la domanda è bassa; sono ricercati da immigrati per l'apertura di phone center.
I tempi medi di affitto di un ufficio oscillano da uno a tre mesi.
UFFICI
Sul mercato degli uffici si registra una diminuzione dei prezzi per le tipologie usate dello 0,8% e per quelle di nuova costruzione dell'1,1%. Sul mercato delle locazioni la diminuzione è stata rispettivamente dell'1,2% e dello 0,7%. In Lombardia i prezzi sono diminuiti dello 0,6% per le tipologie usate e dell'1% per quelle di nuova costruzione. Sulle locazioni il calo è stato dell'1,8% e dell'1,2%. Abbastanza stabili i prezzi ed i canoni in Lazio e Veneto.
Milano
Sul mercato degli uffici nelle zone centrali e semicentrali si registrano soprattutto richieste di immobili in affitto. Le tipologie in acquisto sono ricercate prevalentemente nelle zone più periferiche e da società di servizi.
Nel Centro della città la domanda arriva da società finanziarie, banche d'affari e studi associati di professionisti. Chi cerca uffici in affitto predilige i tagli compresi tra 100 e 500 mq e tipologie che non necessitano di alcun intervento di ristrutturazione o di riqualificazione.
Nella zona della Bovisa sono in corso anche numerosi interventi di nuova costruzione con uffici dal taglio medio-grande (400-500 mq) e sono in ultimazione quelli del complesso dell'Affori Center. Si tratta di soluzioni costruite con criteri di avanguardia che si scambiano a prezzi medi di 3000 euro al mq.
I canoni di locazione sono in diminuzione sia alla Bovisa che ad Imbonati dove si registra una buona domanda da parte di società di assicurazioni, società di informatica e studi polifunzionali. Si prevede un buon andamento per le soluzioni situate ad Affori e Comasina in virtù dell'arrivo futuro della metropolitana.
Stabili i prezzi e i canoni degli uffici in via Washington, corso Vercelli, zona Pagano e Gambara. Si preferisce comunque la locazione. E' sempre buona la richiesta di uffici ampi, con metrature comprese tra 200 e 300 mq richiesti da società medio grandi che hanno risentito in misura minore della crisi finanziaria degli ultimi semestri. Soffrono invece i piccoli tagli, prima richiesti da piccole società che attualmente si trovano in difficoltà. Sempre presenti le richieste di acquisto per investimento. Gli investitori sono sia società che piccoli risparmiatori attirati da rendimenti lordi annui compresi tra l'8 ed il 9%. I tagli maggiormente richiesti per investimento sono compresi tra 200 e 250 mq, possibilmente frazionabili in più uffici ed all'occorrenza riconvertibili in abitazione. La domanda di uffici proviene da professionisti, società di servizi e da società multinazionali. Piacciono gli uffici posizionati nei pressi delle fermate delle metropolitane o comunque ben collegati, già ristrutturati, a norma ed esteticamente apprezzabili. Per acquistare un ufficio usato nella zona intorno a corso Vercelli e in via Washington si spendono tra 4000 e 5000 euro al mq, la stessa tipologia in zona Forze Armate costa tra 1900 e 2300 euro al mq. Per quanto riguarda le locazioni in zona Vercelli un ufficio si affitta ad una cifra compresa tra 160 e 200 euro al mq annuo.
Nella zona centro orientale di Milano il mercato degli uffici registra, ormai da semestri, una diminuzione della domanda. L'offerta sul mercato è superiore alla domanda perché molte aziende hanno deciso di trasferirsi fuori città oppure di ridimensionare le metrature. In questa zona di Milano, la presenza del Tribunale, determina una buona domanda soprattutto da parte di studi associati di avvocati o commercialisti.
Si cercano soluzioni cablate, condizionate e le quotazioni medie sono di 4000-4500 euro al mq (Porta Romana, corso di Porta Vittoria, Cinque Giornate). Si prediligono le tipologie già ristrutturate.
Nell'area di Ortica-Rubattino, Piazza Udine e Palmanova, negli ultimi anni sono stati realizzati numerosi edifici uso ufficio, con dotazioni tecnologiche all'avanguardia; zona interessante anche per la presenza delle fermate della metropolitana Lambrate-Udine e di parcheggi non a pagamento. Questi interventi hanno comportato una maggiore offerta di uffici in zona che unita ad una domanda in diminuzione ha determinato tempistiche di affitto più lunghe e ribassi dei canoni richiesti dai proprietari.
A soffrire la concorrenza di questi nuovi uffici sono soprattutto le soluzioni posizionate ai piani rialzati dei palazzi residenziali.
La richiesta di uffici ricade prevalentemente sul mercato della locazione e proviene sia da piccole società per servizi di consulenza e formazione, informatica, marketing, che da multinazionali, oltre che da professionisti per l'avviamento di studi professionali.
I tagli maggiormente richiesti sono quelli compresi tra 100 e 120 mq, dotati di doppi servizi, impianto di condizionamento e cablatura.
Roma
Sul mercato degli uffici si registra, ormai da anni, uno spostamento delle richieste dal centro verso la zona di Roma Sud dove si concentrano molte strutture direzionali; si apprezza in particolar modo l'ottima raggiungibilità (metropolitana, vicinanza tangenziale e G.r.a.).
Le uniche zone centrali al momento appetibili, ma solo per studi professionali, sono quelle a ridosso del Palazzo di Giustizia dove comunque i canoni sono diminuiti a 17-18 euro al mq al mese.
La domanda di uffici in acquisto è decisamente più bassa.
La richiesta in questa zona si concentra in particolare nel quartiere Parioli e nei pressi di via Nemorense dove si trovano soluzioni d'epoca, spesso di prestigio e dove cercano soprattutto studi associati di avvocati e commercialisti. Le quotazioni medie oscillano da 6000 a 7000 euro al mq.
Si cercano prevalentemente tipologie di rappresentanza.
La zona dell'Eur è sempre molto apprezzata per la sua posizione ottimale per i collegamenti. Infatti molti uffici del centro di Roma si stanno trasferendo in questa zona, soprattutto le grandi aziende che cercano tagli che vanno da 70-80 mq fino ad un massimo di 300-400 mq. Devono essere a norma e non devono necessitare di interventi di ristrutturazione. Sugli uffici la domanda è quasi esclusivamente per tipologie in affitto. Sul mercato delle compravendite si registra più offerta che domanda. Al momento non ci sono interventi di nuova costruzione sul mercato della zona ma si prevedono interventi di tipo direzionale nell'ambito del progetto della nuvola di Fuksas.
Torino
Una delle zone più dinamiche è quella vicina al Tribunale dove c'è una ricerca di immobili messa in atto da avvocati e commercialisti per realizzare studi associati. Per questo motivo si ricercano tipologie superiori a 100 mq (la richiesta si concentra soprattutto su tagli compresi tra 120 e 150 mq). La domanda si orienta prevalentemente su tipologie in affitto. Le zone più richieste sono Cit Turin e Cenisia. I canoni di locazione si aggirano intorno a 96 euro al mq annuo e i prezzi intorno a 2200 euro al mq. I pochi uffici di nuova costruzione di fronte al Tribunale costano intorno a 2600 euro al mq.
Sul mercato degli uffici nelle zone centrali si registra una bassa domanda e molta offerta. Tra le motivazioni la decisione di spostarsi in zone dove c'è più possibilità di parcheggio; in centro restano soprattutto coloro che hanno bisogno di una sede di rappresentanza e infatti cercano tagli di 100-150 mq. Si contano molti uffici vuoti al momento in zona.
Un leggero aumento dei canoni ha interessato la zona di Lingotto in particolare sulle nuove costruzioni. Infatti esistono degli stabili direzionali di prestigio (in corso Traiano, corso Moncalieri, via Onorato Vigliani) di recente costruzione che sono apprezzati dalle aziende per l'assenza di barriere architettoniche, la presenza di pavimento galleggiante, impianti di videosorveglianza a circuito chiuso e riscaldamento autonomo. Si ricercano tipologie di 200-250 mq.
Verona
A Verona si registra molta più offerta che domanda sul mercato degli uffici.
Quest'ultima si orienta soprattutto verso soluzioni di qualità che non sempre si trovano sul mercato. Le richieste si focalizzano su tagli da 100-150 mq per una spesa compresa tra 150 e 200 mila euro.
L'abbondante offerta sul mercato è spiegata dal fatto che alcune aziende hanno dismesso le loro attività affittando capannoni e uffici annessi e perché molte aziende hanno deciso di spostarsi in strutture all'interno di centri direzionali situati nelle zone periferiche e nell'hinterland.
A ricercare gli uffici sono studi professionali, società finanziarie o amministrative.
I prezzi degli uffici sono compresi tra 1800 e 2200 euro al mq, mentre i canoni di locazione oscillano da 96 a 160 euro al mq annuo.
Palermo
Sul mercato degli uffici si registra una diminuzione di prezzi e dei canoni di locazione. L'unica zona, dove si registra una buona domanda di uffici, è quella che si sviluppa intorno al Palazzo di Giustizia, piazza Vittorio Emanuele Orlando, corso Alberto Amedeo, corso Camillo Finocchiaro Aprile, dove si segnala una buona domanda da parte di avvocati e professionisti che ricercano tagli medi di 90-120 mq. Per una soluzione in buono stato si spendono cifre medie di 1300-1500 euro al mq. Per gli affitti si registrano canoni medi di 600-700 euro al mese.
E' bassa la percentuale di investitori su questo segmento.
A Firenze nuovo store Original Marines
A tagliare il nastro di partenza della stagione “nuove aperture 2011” domani, sarà il kid store fiorentino domani che, con 120 mq e 4 vetrine, occuperà un spazio espositivo di grande rilievo. Il negozio sarà realizzato secondo il nuovo concept Original Marines che trasforma il tradizionale negozio in uno “store aperto”, moderno e innovativo. L’apertura rientra nel piano strategico del Gruppo, che prevede il raggiungimento di 800 punti vendita sul territorio nazionale con l’inaugurazione entro l’anno di 38 nuovi store, tra diretti e franchising, che interesseranno la Toscana, la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Original Marines, che ha chiuso il 2010 con un fatturato pari a 190 milioni di euro, prevede inoltre per l’anno in corso di rinnovare altri 40 negozi.
mercoledì 9 marzo 2011
Collezione d'abiti storici
Dopo essere già stati esposti ai Musei Capitolini di Roma, la giornalista televisiva e storica della moda Mara Parmegiani ha presentato la sua collezione di abiti storici anche presso lo spazio Nijolè di Milano. Tale genere di costumi, risalenti al periodo pre e post risorgimentale, rappresentò una tendenza di successo, spesso indicata con il termine di moda tricolore. Le tonalità di questi vestiti femminili, riprendevano quelli della bandiera italiana (rosso, verde e bianco). Tale tradizione rimase vivissima nel settore della moda per tutto il ventennio successivo alla proclamazione del Regno d’Italia.
Nel suo libro Passione Patriottica, Mara Parmegiani racconta in maniera più dettagliata le usanze e i gusti in fatto di abbigliamento ai tempi dell’unità nazionale. Allora i giornalisti del Corriere delle Dame avevano appunto proposto alle loro lettrici di inviare in redazione dei propri cartamodelli per far conoscere a tutto il Paese “il buon gusto delle loro mode”. Il primo “vestito nazionale” vero e proprio, però, fu lanciato soltanto nel 1848, in pieno svolgimento dei moti rivoluzionari.
Al di là di quanto la moda tricolore possa aver influenzato il pensiero politico e sociale di quei tempi, essa è la dimostrazione di un ruolo attivo e partecipativo delle donne nella costituzione lunga e faticosa dell’Unità d’Italia.
sabato 5 marzo 2011
GIVEAWAY BYSIMON - Un gioiello per l'8 marzo
venerdì 4 marzo 2011
Franchising abbigliamento
Per chi decide di intraprendere l'attivita' di commerciante e di aprire un negozio, indipendentemente dalla tipologia di merci che decide di trattare, si pone la scelta dell'acquistare la merce da vendere oppure di usufruire del conto vendita.
In pratica merce in conto acquisto significa che il commerciante acquista la merce, acquisendone quindi a tutti gli effetti la proprietà, la paga, e puo' disporne come meglio crede.
Puo' decidere il prezzo di vendita, la percentuale dei saldi etc. ma i contro sono sostanzialmente le RIMANENZE di fine stagione. Quindi il rischio e' di non riuscire a vendere abbastanza merce, di avere fatto valutazioni sbagliate sulla quantita' da acquistare, sui prodotti e sui modelli, e di ritrovarsi molte rimanenze invendute.
Merce in conto vendita significa che il commerciante riceve la merce dal fornitore ma non la paga. La formula si chiama appunto conto vendita e significa che il fornitore mantiene la proprietà della merce, mettendola a disposizione del commerciante che potra' venderla nel suo negozio. Il commerciante pagherà solamente la merce che è riuscito a vendere e potrà rendere al fornitore le rimanenze. In questo caso i rischi della merce invenduta sono interamente a carico del fornitore, solitamente a fronte di questo viene richiesta dal fornitore una garanzia bancaria per l'importo della merce che mette a disposizione al commerciante.
Il conto vendita (totale o parziale) è spesso utilizzato dalla catene in franchising, che a volte danno comunque anche la possibilità di scegliere tra il conto acquisto.
Ma qual e' il prezzo da pagare per un formula commerciale cosi' conveniente come il conto vendita, che consente di rendere tutta la merce invenduta? Oltre al fatto che sono solo i franchising che consentono il conto vendita, in cui quindi bisogna attenersi a prezzi imposti, saldi programmati, ecc..ecc.. solitamente il fornitore (casa madre) si tiene una percentuale di guadagno un po' piu' alta rispetto ad una soluzione in conto acquisto.
In conclusione quindi, se si vuole mettersi al riparo da rischi di merce invenduta, meglio optare per il conto vendita, anche se si deve rinunciare a una piccola percentuale di guadagno si avra' la certezza che la merce venduta sara' tutta un guadagno, oggi sempre più commercianti si affidano al conto vendita e alle formule in franchising traformando i propri punti vendita plurimarche in franchising in conto vendita.
Patrocinio della Regione Lazio al RomExpo Franchising
Di Paolo: “Franchising strumento straordinario per sviluppo ed occupazione che la Regione vuole sostenere.”
Al RomExpo Franchising, che si terrà dal 20 al 21 maggio 2011, presso il Palazzo dei Congressi di Roma Eur, giunge il Patrocinio della Regione Lazio, la manifestazione gode anche dell’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Molte le novità per uno degli appuntamenti più importanti del settore: nuova location, nuova organizzazione ma soprattutto tanta innovazione mirata a creare ed a rafforzare il business. Progetti con le Istituzioni per l’internazionalizzazione e per promuovere il modello franchising sul territorio.
“La Regione Lazio e l’assessorato alle Attività produttive non potevano non sostenere un appuntamento importante come RomExpo Franchising, che ormai da diversi anni rappresenta un punto di riferimento non solo per il Lazio per la promozione del franchising, strumento straordinario che permette lo sviluppo dell’auto-imprenditorialità – ha dichiarato Pietro Di Paolo - Assessore alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti della Regione Lazio.
Il franchising infatti consente soprattutto a molti giovani di fare impresa in modo semplice, di avere la formazione adeguata, di poter investire budget non eccessivi, con una impostazione già studiata in aree di mercato interessanti. Un settore che ha delle ricadute importanti dirette e indirette anche sul piano occupazionale. E che permette al neoimprenditore di essere pronto anche ad attività successive, ulteriori al franchising.
La Regione Lazio, attraverso diverse iniziative, permette di poter avere sostegni economici per la giovane imprenditoria e per la formazione. Crediamo, quindi, che il franchising possa essere uno degli strumenti attraverso i quali promuovere nuove imprese e occupazione.”
“Abbiamo accolto con soddisfazione l’assegnazione del Patrocinio della Regione Lazio - ha dichiarato Giulio Merlo Amministratore delegato di Merlo Spa - perché riteniamo rappresenti un importante riconoscimento per il RomExpo e una conferma della validità del progetto che stiamo portando avanti”.
giovedì 3 marzo 2011
Brd e Feher & Feher sinergia nel franchising
L'accordo promuoverà la possibilità e lo sviluppo di nuovi concept in franchising, in Italia e in Messico. "Viaggiamo da anni in tutto il mondo per promuovere il franchising italiano in altri Paesi, nonché per invitare i franchisor esteri in Italia" - dice Federico Fiorentini, General Manager di BRD Consulting - "Siamo estremamente lieti di aver sviluppato questo rapporto di lavoro con Feher & Feher e stiamo valutando il progetto di portare alcuni marchi italiani in franchising nel mercato messicano".
Secondo Roberto Litwak, Direttore dello sviluppo internazione di Feher & Feher - "In questo periodo di rallentamento economico, il franchising rappresenta un grande business e la nuova partnership strategica con BRD Consulting sarà sicuramente utile per lo sviluppo internazionale e la crescita delle soluzioni in franchising". "Inoltre - continua Roberto Litwak - il governo italiano e quello messicano dispongono di sistemi di incentivazione interessanti per sostenere l'espansione dei sistemi di franchising nei due Paesi, e siamo molto entusiasti di lavorare con BRD Consulting così come impazienti di sviluppare questa partnership di sicuro successo
lunedì 28 febbraio 2011
Lo start up delle reti franchising
La giornata di formazione che si è svolta pochi giorni fa ed era rivolta ad Aziende Franchisor, Potenziali Franchisor, Franchisee Manager, Direttori Commerciali con l’obiettivo di identificare le funzioni aziendali coinvolte e valutarne l’adeguatezza al compito; identificarne le variabili-chiave per la definizione del modello organizzativo e quello di presentare una metodologia per il successivo sviluppo della rete.
I temi che sono stati affrontati spaziavano dalla progettazione del sistema per lo start up di reti distributive in franchising e miste; l’adeguamento della struttura con il business plan del franchisor; l’avvio dello start up e tutto l’iter di affiliazione che comprende la gestione dei contatti.
giovedì 24 febbraio 2011
Franchising e abbigliamento intimo: binomio vincente
"Tra i nomi storici Calzedonia ed Intimissimi che si sono diffusi in maniera accurata in Italia e poi anche in Europa ma dopo il 2000 il mercato si è ulteriormente aperto ed ora i marchi più presenti sul territorio sono anche quellii di Yamamay, Parah, Lò by Lovable ed anche Liguero ."
Alcuni format di Franchising si sono poi negli anni differenziati ed hanno proposto delle aree di intimo all'interno di negozi che trattano dalle calzature all'accessorio, questo è il caso del marchio Atzori sa Bellesa.
Per un imprenditore che volesse dedicarsi al settore dell'intimo come idea d'impresa è quindi necessario fare adeguate riflessioni poiché i parametri possono variare in maniera sensibile da marchio a marchio. L'investimento iniziale è uno dei primi elementi di differenziazione che può passare dai 10 ai 75mila euro.
"Può essere quindi importante effettuare la scelta con una valutazione corretta - sottolinea l'Osservatorio InfoFranchising.it - La migliore soluzione è effettuare la scelta sia sulla base della propria predisposizione al lavoro e sia sull'effettivo investimento economico necessario alla realizzazione dell'impresa"