Come è vanitoso questo uomo elegantemente vestito e pronto per il prossimo autunno-inverno! Molto più narciso delle donne, raggiunte e superate - stando almeno alle passerelle - nella maniacale passione per la moda. Al terzo giorno di Milano Moda Uomo, il maschio da passerella vuol dare di sé un'immagine ben strutturata, per niente incerta, perfino quando si veste di maglia e con alti capi di abbigliamento. Donatella Versace lo chiama "uomo di spessore" e lo staglia in una dimensione tecnologica-sartoriale, fatta di lavorazioni che richiamano il 3-D sia nella maglieria sia nella pelle, tanta, nera. Frida Giannini per Gucci va diritta agli Anni 70: il risultato è un po' rock un po' romantico, alla Rod Stewart.
Studiatamente vestito, perfino un po' leccato, l'uomo Gucci è "un seduttore vanitoso e stiloso" sottolinea la designer che vorrebbe proprio "incontrarne di personaggi così vestiti". Gente che usa i pantaloni un po' svasati, la camicia rosata e la cravatta a riguadri con il maglioncino stretto, anche sotto l'abito sartoriale in un marrone indefinito. Uomini mai 'sbracati', mai casuali, che scelgono sciccosi cappotti, anche di castoro rasato, e borsoni in cinghiale lavato, naturalmente con le proprie iniziali, non con quelle del marchio. Capi di abbigliamento griffati e non che si possono reperire, facendo attente ricerche, anche nei negozi conto venidta di noti franchising abbigliamento uomo che ormai hanno vere e proprie collezioni che si rifanno ai più importanti stilisti che ogni hanno dettano l'andamento della moda e le novità.
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